Mostra "Fotografiamo i Rolli" - inaugurazione 13 ott 2016
inaugurazione
fotografiamo i rolli
collettiva di fotografia
prof. arch. Giancarlo PINTO docente Unige Architettura
e
Il Polo della Fotografia
con il patrocinio
COMUNE DI GENOVA
UNIGE - Facoltà di Architettura
Assoc. Culturale R. Aiolfi Savona
Vilnius, 13 luglio 2006 : l’ UNESCO include nella lista del Patrimonio della Umanità le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi dei Rolli
Motivazioni ufficiali dell’UNESCO
sulle Strade Nuove e sul Sistema dei Palazzi dei Rolli,
patrimonio della Umanità
Le Strade Nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli, nel centro storico di Genova, (tardo XVI e primo XVII secolo) rappresentano il primo esempio in Europa di un progetto di sviluppo urbano con una struttura unitaria, in cui i progetti sono stati lottizzati al di fuori della pubblica autorità, e di un particolare sistema di alloggiamento pubblico , basato sulla legislazione .
I Palazzi dei Rolli erano residenze costruite dalle famiglie aristocratiche più ricche e potenti della Repubblica di Genova, al vertice del potere finanziario e marittimo .
Si tratta di un insieme di palazzi del Rinascimento e del Barocco, situati lungo le cosiddette “ Strade Nuove”.
I grandi palazzi residenziali eretti sulla Strada Nuova (ora via Garibaldi) verso la fine del XVI secolo formavano il quartiere della nobiltà, che, grazie alla Costituzione del 1528 aveva assunto il governo della Repubblica.
I palazzi sono generalmente alti tre o quattro piani e sono caratterizzati da scaloni aperti, cortili e loggiati che dominano dall’alto i giardini, posizionati su differenti livelli, in spazi relativamente ristretti.
L’influenza di questo modello di disegno urbano è messo in evidenza dalla letteratura italiana ed europea delle successive decadi.
I palazzi offrono una straordinaria varietà di soluzioni differenti, raggiungono un valore universale adattandosi alle particolari caratteristiche del luogo ed ai requisiti di un’organizzazione sociale ed economica specifica. Inoltre offrono un esempio originale di una rete di dimore atte ad ospitare le visite di Stato, come decretato dal Senato nel 1576.
I proprietari di questi palazzi erano obbligati ad ospitare persone in visita di Stato, in tal modo contribuirono a far conoscere un modello architettonico e una cultura residenziale che ha attratto gli artisti e i viaggiatori famosi, un esempio su tutti è la collezione di illustrazioni di Pietro Paolo Rubens.
I ROLLI DEGLI ALLOGGIAMENTI PUBBLICI DI GENOVA
I Rolli degli alloggiamenti pubblici di Genova , al tempo della antica Repubblica, erano le liste dei palazzi e delle dimore eccellenti delle nobili famiglie genovesi, che ambivano ad ospitare, sulla base di un pubblico sorteggio, le alte personalità, di passaggio, per visite di Stato.
Successivamente hanno poi ospitato illustri viaggiatori, che includevano Genova nei loro viaggi culturali.
I Rolli sono quindi i palazzi più prestigiosi del centro storico genovese, e sono dislocati in parte lungo le antiche Strade Nuove ( via Aurea -oggi via Garibaldi, via Balbi e via Cairoli) e in parte nel centro storico.
I rolli, in italiano “ruoli”, cioè elenchi, vennero istituiti nel 1576, su disposizione del Senato della Repubblica aristocratica, rifondata dal principe e ammiraglio Andrea Doria .
I Rolli degli alloggiamenti pubblici sono oggi conservati nell’Archivio di Stato della nostra città.
Erano divisi in bussoli, (bussolotti) , in cui i vari edifici erano catalogati in base al loro prestigio.
Si tratta di circa 150 dimore, precettabili per ospitare i notabili. La maggior parte di questi palazzi sono ancora oggi esistenti .
Le dimore iscritte nei rolli si dividevano in tre categorie, in rapporto alle dimensioni, alla bellezza e alla loro importanza e, in base a questi criteri, venivano destinate ad ospitare cardinali, principi, vicerè, feudatari, ambasciatori e governatori.
Ad ogni categoria corrispondeva un bussolotto , contenente i nomi dei proprietari dei palazzi , destinati a concorre all’estrazione a sorte per sostenere oneri ed onori delle visite ufficiali .
Solo tre erano i palazzi destinati ad ospitare le più alte cariche: Palazzo Doria, attuale sede della Prefettura, Palazzo Lercari e Palazzo Grimaldi, entrambi in via Garibaldi, l’antica Via Aurea. Nei rolli si precisava che erano destinati a “Papa, Imperatore, re, cardinali o altro Principe”.
I palazzi iscritti ai rolli erano 114, e il 13 luglio 2006, a Vilnius , la Commissione UNESCO ha iscritto 42 dei 114 Palazzi dei Rolli nella Lista del Patrimonio della Umanità.
La targa, posta a metà di via Garibaldi, così recita:
“ Le maggiori dimore, varie per forma e distribuzione, erano sorteggiate in liste ufficiali (rolli) per ospitare le visite di Stato. I palazzi, spesso eretti su suolo declive, articolati in sequenza atrio-cortile-scalone-giardino, e ricchi di decorazioni interne, esprimono una singolare identità sociale ed economica che inaugura l’architettura urbana di età moderna in Europa”
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